Glutei Effetto Wow!

Desideri glutei esteticamente piacevoli?

Prima lascia che valuti e migliori la tua postura!

Si perché è perfettamente inutile, per non dire dannoso, eseguire i classici esercizi "alzachiappe" se ad esempio il tuo bacino è retroverso inibendo l’attivazione del gluteo. Pensare a questa regione anatomica come una zona che si può attivare in modo isolato è un errore classico e i video che troviamo in rete ne sono l’esempio. I glutei come tutti i muscoli del corpo, sono collegati in catene e come tali li possiamo immaginare come gli anelli che la compongono e che per funzionare correttamente non devono presentare parti deboli o rigide.

Uno dei punti nevralgici è la curva lombare che determina la possibilità dei glutei di attivarsi o meno nella loro funzione di estendere l'anca. Se troviamo una ipolordosi (poca lordosi lombare) il muscolo Grande Gluteo sarà inibito e compenseranno maggiormente gli altri estensori dell'anca e ne risulterà il classico aspetto del sedere piatto!

Possiamo dire quindi NO CURVA LOMBARE NO GLUTEY. Cosa fare allora?

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glutei effetto wow! by Diego Pegoraro

Per quale motivo ingrassiamo? Come procedere per dimagrire?

PARTE 1

Iniziamo con il descrivere le principali funzioni del tessuto adiposo.

Il grasso presente nel nostro corpo svolge alcune funzioni molto importanti: riserva energetica, isolamento termico, protezione degli organi interni, controllo ormonale e regolazione del metabolismo cellulare. Il nostro corpo accumula grasso per svariati motivi: eccessivo consumo di carboidrati semplici e complessi, predisposizione genetica, stress, abuso di farmaci e alcolici. La dieta raccomandata da tanti anni che prevede alla base della piramide i carboidrati non è sicuramente la migliore e ormai le evidenze sono sotto gli occhi di tutti con il costante ed inesorabile aumento di malattie metaboliche derivate dalla cattiva alimentazione.

Il grasso è tutto uguale?

AL nostro interno ci sono sostanzialmente due tipi di grasso: quello sottocutaneo e quello viscerale. Quello di cui mi preme parlare è il secondo. Il grasso viscerale, maggiore nei maschi, è il più pericoloso per la salute ma è anche il primo a rispondere al dimagrimento. Pertanto chi possiede una percentuale molto alta di grasso viscerale ha bisogno di tempo per smaltirlo e favorire la riduzione di quello sottocutaneo. Nell’articolo successivo approfondirò l’argomento: corri a leggerlo!

Come perdere peso

PARTE 2

Anche se molte persone non se ne rendono conto, la perdita di peso ed il dimagrimento non sono necessariamente collegati. Molto importante è capire che il dimagrimento che ricerchiamo è un processo che porta alla riduzione del grasso in eccesso e delle tossine accumulate e non, come spesso accade, una riduzione dell'idratazione corporea e delle masse muscolari. Aspetto, quest’ultimo, assolutamente da evitare! La massa magra è la parte metabolicamente attiva del nostro organismo e secerne importanti citochine e altre molecole indispensabili per affrontare malattie e stati di stress.

stile di vita sedentario e mancanza di attività fisica

L’ozio è il padre dei vizi! Se vogliamo vivere bene ed in salute e puntare ad una vecchiaia in piena autosufficienza dobbiamo alzare il culo da quella sedia ed allenarci! L’allenamento migliore è sicuramente quello con sovraccarichi, che permette di sviluppare e mantenere la preziosa massa magra, irrobustire le ossa e migliorare il metabolismo. Questo associato ad un mirato allenamento aerobico, alla respirazione e alla mobilità articolare completa il quadro.

Accumulo di tossine: come risolverlo?

É importantissimo ridurre al minimo l'introduzione di tossine con la dieta con cibi industriali, alcol ed alimenti che in generale non fanno parte della nostra naturale evoluzione. Utilizzate alimenti basici come il limone ed il bicarbonato che aiutano i reni ed eliminare sostanze di scarto alleggerendo il nostro sistema linfatico e circolatorio. Bere molta acqua! Fate meditazione, rilassatevi ed ogni tanto concedetevi un bel massaggio rilassante.

Bene, veniamo al punto, come fare per perdere peso e dimagrire.

Non perdere tempo e leggi l’ultima parte del mio articolo!

Come perdere peso con Diego Pegoraro

PARTE 3

Il processo di dimagrimento deve, ripeto, DEVE essere personalizzato ed adattato al singolo soggetto e per questo serve una consulenza con un professionista che in primis deve capire chi ha davanti attraverso domande ma soprattutto con l’ASCOLTO ATTIVO, in modo da proporre un approccio vincente. Tutti sono in grado di farvi perdere peso e guadagnare così la vostra fiducia ma pochi riescono a migliorare la vostra condizione fisica, metabolica ed estetica. Inoltre i risultati raggiunti devono poter essere mantenuti… PER SEMPRE

Ma intanto ecco10 consigli consigli efficaci per il vostro giro vita:

  1. Scordatevi risultati con beveroni e bibitoni o con la dieta del momento vista sulle riviste patinate
  2. Buttate pane, pizza e pasta per 1 mese
  3. Evitate bibite e alcolici. Siete fatti per il 70% di acqua e acqua dovete bere
  4. A proposito di acqua, bevetene un bicchiere con limone tutte le mattine
  5. Non abusate della frutta. Ricordate che sono comunque zuccheri
  6. Mangiate proteine nobili e di alta qualità. Le proteine vegetali lasciatele alle galline
  7. Andate a letto presto e svegliatevi presto
  8. Praticate attività fisica mirata
  9. State più possibile a piedi scalzi per attivare la microcircolazione
  10. Imparate a respirare con il diaframma

Spero che questi brevi articoli vi siano piaciuti e se volete commentare o chiedermi consigli scrivetemi pure. Sarò felice di rispondervi.

Il Cardio-
Frequenzimetro

Il cardiofrequenzimentro è uno strumento economico e pratico da usare ma molto sovente sottovalutato o "incompreso". Nell'immaginario collettivo viene utilizzato solo negli attrezzi cardio oppure dai professionisti ma in realtà dovrebbe entrare nelle abitudini di tutti gli sportivi, anche dilettanti. Vediamo di fare un pò di chiarezza e dare alcuni consigli utili; •monitorare la FC (frequenza cardiaca) è molto importante se vogliamo verificare i nostri miglioramenti, capire se il programma di allenamento è valido e controllare di non uscire dalla "soglia" che ci siamo prefissati in base alle esigenze o obbiettivi. •come ogni strumento di misurazione ci da motivazione in quanto gli step di miglioramento saranno misurabili e questo ci spingerà a migliorare sempre di più. •controllando la FC possiamo lavorare in sicurezza senza oltrepassare un dato limite, calcolabile molto facilmente. 

Il CF (cardiofrequenzimetro) è adatto per qualsiasi lavoro, anche quello a corpo libero che molti di noi fanno in questo periodo di quarantena forzata. Tramite il parametro della FC infatti si può valutare l'intensità del lavoro tarando ripetizioni e serie e capire quando riposare. 

Come usare il CF e come calcolare le FC in base alla nostra preparazione / obbiettivo. 

Partiamo con il calcolo della Frequenza Cardiaca: il metodo che consiglio è la formula di Karvonen (che prende il nome dal fisiologo che l’ha inventata). Formula molto valida in quanto tiene conto, per determinare la percentuale di lavoro, dei battiti a riposo e quindi dello stato di allenamento del soggetto. Sappiamo infatti che persone sedentarie avranno tendenzialmente battiti a riposo (FC rest) più alti, mentre atleti o avanzati avranno una sorta di bradicardia indotta dal miglioramento della funzionalità cardiaca. 

La frequenza cardiaca di allenamento rappresenta il numero di cicli cardiaci, che l’atleta sostiene durante un determinato sforzo, in relazione all’unità di tempo (1 minuto). Più semplicemente indica il numero di battiti che il cuore compie in un minuto. La conoscenza di tale valore, durante l’allenamento, è importante in quanto l’atleta ha un costante riferimento sull’impegno che pone; inoltre, sempre attraverso la misura del battito, è in grado di capire se l’intensità dello sforzo è in linea con gli obiettivi prescelti (ad es. il miglioramento della resistenza o potenza aerobica). 

La misurazione del battito si può ottenere con un semplicissimo cardiofrequenzimetro. Per trovare il massimo battito cardiaco dell’uomo esiste una formula universalmente riconosciuta:


Cibi Anti-Age

Pensi mai che dal tuo stile di vita possono dipendere fattori come uno stato “infiammatorio” da cui dipendono moltissime malattie? 

Fumare, mangiare cibi industriali o alimenti cotti ad alte temperature aumenta i depositi di AGE’s nelle arterie e ciò può portare a infiammazione e creare problemi di salute tra cui l’insulino-resistenza. 

Ma cosa sono gli AGE’S? Il termine AGE sta per Advanced Glycation End-products e si riferisce a una serie di composti chimici prodotti quando gli zuccheri si combinano con proteine o grassi (glicazione avanzata). È la famosa reazione di Maillard. Questa reazione è stata studiata per anni dall’industria alimentare che la usa a oltranza per aggiungere colore e sapore ai cibi industriali a trattati, come gli esaltatori di sapidità (E620, E625) che trovate sul dado da brodo, i prodotti da forno, i derivati del latte, le carni lavorate e gli insaccati. Viene innescata anche a causa dell’eccessiva cottura degli alimenti. Avete presente la crosta imbrunita di pizza e pane? O le striature scure della carne grigliata? Benvenuti tra gli AGE’s! 

Oggi con la dieta, consumiamo più AGE di quanto accadeva anni fa. Come dicevamo le aziende alimentari trasformano eccessivamente alcuni alimenti o aggiungono AGE artificiali per esaltarne il sapore. L’esempio più noto di AGE per le persone con diabete è l’emoglobina glicata (HbA1c), sostanza che deriva dalla glicazione avanzata dell’emoglobina. Un altro marker importante è il test della proteina C-reattiva, PCR, che facciamo con gli esami del sangue. Assieme all’emoglobina glicata da un quadro molto preciso della situazione infiammatoria. Le evidenze scientifiche più attuali stanno portando a correlare la presenza di AGE totali nell’organismo con numerosi processi infiammatori, patologie dismetaboliche, aterosclerosi e insufficienza renale.
Gli studi dimostrano che all’aumentare degli AGE assunti con la dieta aumentano i livelli di queste sostanze nel circolo sanguigno, aggravando il rischio di insorgenza di alcune malattie e/o aumentando il rischio di complicanze in caso di patologia già in essere, come accade per le complicanze del diabete, soprattutto quelle di tipo cardiovascolare e renale. 

Gli AGE, una volta assorbiti, tendono ad accumularsi nei tessuti e a danneggiarli. li alimenti maggiormente a rischio sono la carne lavorata come i wurstel, i prodotti da forno, i cibi fritti, i cereali, i formaggi. Mentre livelli mediamente minori di AGE si riscontrano nella carne poco cotta o cruda, pesce, uova, ortaggi e frutta. In pratica come facciamo a ridurre il consumo di AGE per contribuire ad uno stile di vita ANIT-AGING? I consigli che posso dare sono i seguenti: limitare al massimo la cottura alla griglia, le impanature, le fritture. Preferire sicuramente la cottura al sangue della carne e al vapore per le verdure o altri cibi. Evitare prodotti spalmabili come i formaggi, peggio ancora se sono light. Attenzione anche a non eccedere con le mandorle e gli oli. Limitare o eliminare cereali, derivati del latte e soprattutto i prodotti industriali! 

Scegliete più alimenti naturali e meno inscatolati! Fate esercizio fisico: studi fatti hanno dimostrato che una persona allenata riesce a bloccare o rallentare la produzione di AGE’s. L’obbiettivo finale è avere un PH quanto più possibile alcalino in modo da permettere al nostro organismo di attuare le sue naturali difese contro questi prodotti infiammatori.

La Respirazione

Il respiro è vita!

Un atto per lo più inconscio ed automatizzato ma altamente "allenabile". Se vi chiedessi in quanti momenti al giorno respirate consapevolmente o se solo ci prestate attenzione, probabilmente la risposta che otterrò sarà “MAI!”

Lo stress della vita quotidiana ci portano a respirare male utilizzando troppo i muscoli definiti accessori alla respirazione e molto poco quelli principali, comprimendo organi e strutture che iniziano a soffrire per la limitata ossigenazione e lo scarso flusso linfatico. Il risultato sarà un’alterazione posturale e la tendenza a respirare con la sola parte alta dei polmoni.

Il primo muscolo che dobbiamo allenare e “rieducare” è il diaframma toracico che permette il corretto riempimento e svuotamento dei polmoni mantenendo regolare la circolazione sanguigna e linfatica e la trasmissione nervosa. Per fare ciò va liberato da eventuali limitazioni che spesso sono di natura emotiva o mentale.

Respiri corti, frequenti ed affannosi irrigidiscono collo e schiena (per fare alcuni esempi) e possono portare alla sgradevole sensazione di avere "fame d'aria". Come fare quindi a migliorare la respirazione? La cosa migliore da fare è affidarsi ad un Trainer esperto per valutare la situazione e capire da dove iniziare.

Ma per ora provate questo semplice esercizio: comodamente distesi, mani ai lati della pancia, occhi chiusi; inspirate “spingendo” via le mani gonfiando quindi prima la pancia e poi il torace (4° 5 secondi), tenete 2 secondi, espirate molto lentamente (8 o 10 secondi), trattenete l’apnea espiratoria per 2 secondi e ricominciate. Continuate a provare fino a che riuscirete a farne 10 consecutivi.